Un viaggio imperdibile nell’India del Sud, negli Stati del Tamil Nadu e del Kerala. Il primo è l’esempio vivente della spiritualità indiana, con i suoi magnifici templi appartenenti alla civiltà dravidica, sempre a pianta quadrata e sormontati da un tetto piramidale di uno o più piani e dagli alti gopuram spesso coloratissimi.  Il secondo è una terra d’acqua, dolce e tropicale, fatta di laghi, canali e piantagioni, dove la vita scorre ancora secondo i ritmi  dettati dalla natura, ma anche di alte colline coperte di foreste e piantagioni di tè. Questa è  anche la terra dove nasce dell’Ayurveda. Il tour prende avvio da Chennai e termina a Cochi. Mezzo privato, hotel 5 e 4 stelle, mezza pensione. Viaggio condotto da Giancarlo Pagliero, orientalista.

 

1° Giorno: ARRIVO A CHENNAI
Arrivo a Chennai ( Madras ) , disbrigo formalità d’ingresso nel Paese, incontro con la guida locale e trasferimento in hotel. Tempo per un breve riposo. Pranzo libero. Nel pomeriggio vista della città. Quarta città dell’unione indiana con i suoi 6 milioni di abitanti: tra i monumenti spiccano la Chiesa di San Tommaso, il cui primo nucleo fu fondato nel x secolo ad opera di cristiani di Persia che qui tumularono il corpo del santo, Visita del Tempio Mylapore, della Chiesa di Santa Maria, la Galleria Nazionale e il Museo dei Bronzi. Rientro in hotel. Cena e pernottamento.

2° Giorno: CHENNAI –KANCHIPURAM – CHENNAI
Prima colazione e partenza per l’escursione a Kanchipuram (circa 70 km /02 ore) e visita agli splendidi templi, esempi della prima arte dravidica, alcuni dei quali ancora in funzione.

Gli alti “gopuram” del suoi templi sono visibili a grande distanza come  cime di un’enorme foresta sacra. Il Kailashnath, dedicato a Shiva, è uno dei più antichi santuari Pallava, risalente all’VIII secolo. Rientro a Chennai e passeggiata lungo Marina Drive, il lungo mare della città,  il luogo dove i residenti si trovano per trascorrere qualche ora di tempo libero, soprattutto durante il fine settimana. Bancarelle che vendono ogni cosa, banchetti di pesce fritto e altre specialità locali, venditori di palloncini, dolci, frutta tropicale e giocattoli per bambini, rappresentano uno spaccato della realtà locale, senz’altro molto interessante da osservare e comprendere.

 

Pranzo libero. Al termine delle visite rientro in hotel.  Cena e pernottamento.

3° Giorno: CHENNAI – MAHABALIPURAM – PONDICHERRY ( 155 km. ca 3.30 )
Prima colazione e partenza per Pondicherry. Lungo il percorso visita del sito archeologico di Mahabalipuram, conosciuto anche come il complesso dei templi sulla spiaggia.

 

Durante il regno di Narsimha Varman I (c. 630 ) il porto marittimodi Mamallapuram, nell’odierno Tamil Nadu, crebbe come centro artistico e religioso di primaria importanza. Risalgono infatti in gran parte a quest’epoca gli splendidi templi rupestri e i colossali bassorilievi, scolpiti nei monoliti di roccia basaltica, offerti da questo centro della costa indiana chiamata Coromandel. Anche il nome della città si crede tragga origine dal soprannome del grande re, che veniva indicato come Mahamalla, grande lottatore. Il vasto complesso archeologico permette di osservare lo sviluppo delle tre fondamentali tipologie dell’architettura religiosa del tempo, ossia il padiglione, mandapa, il carro, ratha, e il tempio vero e proprio, vimana, nonché di ammirare pregevoli esempi di scultura e di bassorilievi. Un’aggiuntiva caratteristica particolare di questi templi fu il sistema di canali e cisterne di cui erano dotati e che apportavano ai luoghi l’acqua del fiume Palar, rendendo il sito particolarmente adatto ai culti religiosi. Dopo la visita proseguimento per Pondicherry. Pranzo libero. All’arrivo visita della città.Nel 1520 i portoghesi sbarcarono a Pondicherry, seguiti dagli olandesi e dai danesi. Nel 1674 la città divenne colonia francese.

Nel 1750 i francesi avevano il controllo commerciale di una cinquantina di villaggi e cittadine. Per mettere fine all’espansione francese in India  gli inglesi tentarono più volte di conquistare Pondicherry con una serie di assedi. La città fu conquistata tre volte e altrettante volte restituita. Nel 1816, a seguito dell’ultimo trattato, la Francia tenne in pugno Pondicherry per 138 anni, finché non la abbandonò nel 1954 cedendo la città all’India. Sull’affascinante lungomare e nelle vie a ridosso, si allineano case in tinte pastello, ville con giardino, caffè ombreggiati da pergolati, negozi e ristoranti di lusso. Impensabili nel resto del Tamil Nadu.

Visita alla casa di Sri Arubindo, uno tra i più importanti filosofi e maestri spirituali dell’India moderna. Dopo aver percorso le strade spirituali del passato, aver sperimentato le più svariate esperienze di comunione divina e di realizzazione interiore, Sri Aurobindo si lancia alla ricerca di una più completa esperienza, capace di unire i due poli dell’esistenza, la Materia e lo Spirito. Mentre la maggior parte dei percorsi mistici del passato portavano ad un aldilà che sboccava ineluttabilmente al di fuori della vita terrestre, l’ascesa spirituale compiuta da Sri Aurobindo costituisce il preludio di una discesa della luce e del potere dello Spirito nella Materia, allo scopo di trasformarla. Sri Aurobindo vede (proprio come gli antichi Rishi che composero i Veda) che il mondo manifestato non è un errore o un’illusione che l’anima dovrebbe rigettare per far ritorno al cielo o rientrare nel Nirvana: il mondo è la grande scena di una evoluzione spirituale, una evoluzione o avventura della Coscienza per mezzo della quale dall’Incoscienza originaria si va sviluppando una manifestazione progressiva, in divenire, della Coscienza Divina, celata fin dall’origine o involuta nella Materia.

La mente rappresenta la più alta vetta finora raggiunta dall’evoluzione, ma non è la più elevata in assoluto. L’uomo stesso, afferma Sri Aurobindo, è soltanto “un essere di transizione”. Al di sopra della mente esiste una Sopramente, una Coscienza-di-Verità,  che possiede spontaneamente la luce e il potere della suprema Conoscenza Divina e la cui discesa sulla terra è destinata ad apportare un radicale cambiamento nella vita e nella materia. La dimostrazione dell’attualità di questa trasformazione, che è in corso e non è di là da venire, si può trovare in quel prezioso documento di evoluzione sperimentale che sono i tredici volumi dell’Agenda di Mère: essa è aperta alla “comprensione” di tutti coloro che vogliono conoscerla e sperimentarla. Al termine delle visite sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.

4° Giorno: PONDICHERRY – CHITAMBARAM – TANJORE
 Prima colazione e partenza per Chitambaram per visitare il suo   bellissimo tempio dedicato al Signore Nataraja – Dio Siva, sotto forma di un ballerino Cosmico. Questo è uno dei pochi templi dove Siva e Vishnu sancite sotto un unico tetto. Dedicato al Signore Nataraja, questo tempio antico dei Chola unico non è solo che è dedicato esclusivamente all’arte di Bharatanatyam, ma è anche uno dei rari templi cui Shiva è rappresentato da un idolo, anziché il consueto Lingam. Si sviluppa su una superficie di 40 ettari con un gopuram su ogni lato, il tempio è caratterizzato da cinque corti. Proseguimento per Tanjore. Pranzo libero lungo il percorso, partenza per Tanjore. In seguito visita del tempio di Brihadeshwara dedicato al dio Shiva e del Museo che ospita la preziosa collezione di bronzi della dinastia Chola.

 

 

Il tempio è uno di quei posti che ti rimangono scolpiti nella memoria. Il nome del monumento potrà svanire dalla mente, ma il Brihadeshvara Temple dedicato al dio Shiva, non si fa dimenticare. D’altronde non è stato costruito per passare inosservato e scomparire con il passaggio delle stagioni.  Dietro questo capolavoro d’architettura c’è il sogno di grandezza di un re, Rajaraja I (985- 1014) della dinastia dei Chola. Ogni dettaglio, ogni pietra comunica la sua ambizione e la tensione verso la perfezione. Il tempio di Brihadeshwara (anche detto Rajarajeshvara o semplicemente il Grande tempio) è il testamento artistico e simbolico di un imperatore visionario. Il tempio fu costruito in soli 6 anni,  interamente in granito.Tutto è grandioso – il disegno architettonico, i materiali usati, le proporzioni meticolosamente studiate, la dimensione, l’esercizio di capacità ingegneristiche, lo sforzo umano per la costruzione. Già il primo scorcio sul tempio lascia senza fiato, come fosse l’unico capolavoro che l’India regala – anche se ce ne sono diversi anche solo nel tragitto tra Chennai e Tanjore. La torre del tempio si nota da lontano ma si rivela poco per volta, aggiungendo un pizzico di fascino passo dopo passo.  Superato il centro caotico della città, attraversato il ponte delle mura di difesa in stile occidentale (un’aggiunta del XVIII sec.) ci si trova davanti a due massicci gopuram: le porte d’ingresso sanno di antico, di storie che viaggiano nel vento e sono state scolpite nella pietra per rimanere eterne. All’epoca della costruzione dovevano sembrare maestose, in confronto agli ingressi dei templi contemporanei, ma sono diventati piccoli paragonati ai gopuram che nei secoli successivi sono cresciuti fino diventare alti 74 m e ospitare migliaia di statue in gesso colorato. Attorno non ci sono i negozi di fiori, di oggetti utili alla venerazione, non c’è la vita che brulica normalmente nei luoghi di culto hindu. Il monumento è un sito archeologico protetto dall’UNESCO. Sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.

5° Giorno: TANJORE – TRICHY – CHETTINAD
Prima colazione e partenza per Trichy. Trichy è uno dei centri principali del Tamil Nadu ed è possibile visitare uno dei templi indù più belli, lo Sri Ranganathaswamy Temple. Qui i gopuram (le torri che circondano il tempio), sono altissimi e coloratissimi e l’atmosfera è resa ancora più coinvolgente dalle numerose cerimonie sacre che vengono celebrate all’interno.

 

Pranzo libero. In seguito proseguimento per Chettinad. A metà strada tra Trichy e Madurai c’è una regione ricchissima di storia, che nasconde ville, residenze e palazzi storici che fanno concorrenza all’opulenza del Rajashtan.  Visita alla cittadina.

 

Per capire il Chettinad, una regione remota del sud dell’India, poco visitata dai turisti perché la sua posizione male si concilia con un tour classico del Tamil Nadu, bisogna andare indietro nel tempo. I Nagarathar chiamati anche Nattukottai Chettiar sono una popolazione da sempre dedita al commercio, che dopo un passato nomade ha fatto di un pugno di villaggi a 100 chilometri a nord est di Madurai e ad altrettanti a sud di Tiruchirappali, la propria base. Già nell’ottavo secolo i Chettiars erano rinomati commercianti via mare, ma la loro fortuna è arrivata durante l’espansione coloniale inglese in India: grazie alle amicizie altolocate e all’intuizione che li ha portati ad essere i primi nella regione  fungere da “banca”, hanno accumulato grandi fortune. In quegli anni, a cavallo tra 1800 e 1900, hanno costruito residenze lussuosissime che spiccavano per contrasto tra le capanne dei 96 villaggi che costituivano allora il Chettinad. Sistemazione presso l’Hotel Chidambara Vilas, un’antica casa restaurata ed oggi adibita ad hotel. Visita del tranquillo villaggio circostante. Cena e pernottamento.

6° Giorno: CHETTINAD –MADURAI ( 76km, 1.30 ca )
 Prima colazione e partenza per Madurai.  All’arrivo sistemazione in hotel.  In seguito  visita del Tempio. Conosciuto come Minakshi –la dea dagli occhi a forma di pesce  ma in realtà è dedicato alla coppia divina della Devi e Sundareshwar (manifestazioni di Shiva e Parvati).

Il cuore del tempio sono i sancta-sanctorum che ospitano le due divinità, attorno a cui furono costruiti in epoche diverse numerosi padiglioni, cortili, santuari minori, gallerie e mura con gli ingressi sovrastati dai famosi gopuram. Il Meenakshi temple è considerato il miglior esempio dell’arte templare dravidica  (lo stile del sud), visitandolo si attraversano tutte le fasi architettoniche e artistiche dell’evoluzione del tempio –anche se la maggior parte di ciò che si ammira oggi risale al XV-XVII secolo, poichè nel XIII il tempio venne saccheggiato e severamente danneggiato dalle armate del sultanato di Delhi. Idealmente  colui che ricerca dio percorrendo le sale del tempio, attraversandone le porte e le gallerie, passando sotto gli occhi delle statue che raccontano storie, fisicamente e mentalmente entra in uno stato diverso, dove l’ego perde valore e la connessione con le forze dell’universo (esotericamente ricreate e convogliate sul piano simbolico) permette di comunicare con il divino.I l devoto hindu all’interno del tempio procede sempre lungo un percorso in senso orario, giungendo al cuore del tempio solo dopo averlo circumnavigato almeno una volta.  Dopo la visita passeggiata nelle città vecchia e visita del mercato. La sera, prima di cena, potremo assistere alla cerimonia della dormizione delle divintà nel sancta santo rum del tempio. La cerimonia simboleggia l’unione carnale di Shiva e Parvati. Al suono di trombe e tamburi, l’immagine di Shiva, portato su un palanchino d’argento da diversi uomini, avanza tra i fedeli, viene simbolicamente lavato, profumato, incensato e poi condotto nella camera di Parvati. Cena e pernottamento

 

7° Giorno: MADURAI -PERIYAR ( 145 km, ca 4 ore )
 Prima colazione e partenza per Periyar, nello Stato indiano del Kerala, attraversando monti verdissimi e panorami mozzafiato.

 

Pranzo libero. Il parco nazionale di Periyar si trova sui monti dei Gathi occidentali vicino alla linea di confine con il Tamil Nadu. È considerato uno dei parchi più belli di tutta l’India. Situato ad un’altitudine media di 1400 m, comprende monti ammantati di fitte foreste, inframezzati da valli e praterie.Al suo centro si trova un lago artificiale della lunghezza massima di 31 km, formatosi nel 1895 con la costruzione della diga Mullaperiyar che sfrutta le acque del fiume Peiyar e del suo affluente Mullayar.

 

Escursione in barca sul Lago di Periyar per vedere gli animali nel loro ambiente  naturale. Il parco è abitato da orsi, samabar, scimmie ed elefanti.

Il resto della giornata  è a disposizione per relax o attività personali. Arrivo e sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.
8° Giorno: PERIYAR – ALLEPPEY ( 123 KM, 3:15)
Pensione Completa – Prima colazione e partenza per Alleppey. Il paesaggio che si ammira durante il viaggio è mozzafiato. Dalle montagne scenderemo verso le vallate del Kerala fino ad arrivare Alleppey. A fine mattinata  sistemazione  a bordo di   una tradizionale house boat che  navigherà  attraverso intricati canali artificiali che si diramano come una fitta ragnatela.

 

Ammirerete la meraviglia della cosiddette Backwaters,  a contatto con la vita quotidiana degli abitanti locali, prevalentemente contadini e pescatori. Pranzo, cena, pernottamento a bordo.

  9° Giorno: ALLEPPEY – KAMARAKOM
Dopo la colazione in houseboat  partenza per Kumarkom. All’arrivo sistemazione in hotel. Pranzo libero. Giornata a disposizione per attività individuali, massaggi ayurvedici ( non inclusi ) e relax. Il villaggio di Kumarakom è un raggruppamento di piccole isole sul Lago Vembanad, ed è parte della regione di Kuttanad.

Il resort offre molte attività opzionali ed è il centro più attrezzato e rinomato per quanto riguarda la medicina ayurvedica. L’Ayurveda si sviluppò in India circa 600 a.C.  Questo metodo di medicina omeopatica si concentra sulla prevenzione di disturbi del corpo, oltre a curarli.  Seguito dai Dravidiani e anche dagli Ariani, l’Ayurveda è stata praticata da allora.  Oggi, è un singolare, indispensabile ramo della medicina – un sistema completamente naturalistico che dipende dall’analisi delle forze vitali del corpo – vata, pitta e kapha – per raggiungere il giusto equilibrio.L’Ayurveda crede nel trattamento dell’intera persona, non soltanto della parte affetta.  Ciò lo rende un modo naturale di ristorare il corpo, eliminare tutti i squilibri tossici dal corpo, recuperando resistenza e buona salute.Il clima sereno di Kerala, l’abbondanza naturale di foreste (con un gran numero di piante medicinali), e la stagione fresca dei monsoni (da giugno a luglio, e da ottobre a dicembre) sono particolarmente adatte ai pacchetti curativi e ristorativi Ayurveda.Cena e pernottamento

 

10° Giorno: KUMARAKOM – COCHIN ( 55 km. 1.10 )
Prima colazione a bordo. Sbarco e proseguimento per Kochi. All’arrivo sistemazione in hotel. Pranzo libero. Nel pomeriggio si assisterà ad uno spettacolo di danza Kathakkali, comprese l’elaborata fase del trucco, che tanta parte ha nel significato di questa danza tradizionale

 

ll Kathakali, letteralmente rappresentazione di storie, è una forma di teatro rituale, tipico della tradizione religiosa indiana e diffusa a partire dal XVII secolo nella regione meridionale del Kerala. Al pari delle altre tradizioni teatrali indiane, il Kathakali rappresenta la fusione di diverse arti: canto, recitazione, musica, danza e mimo. Il repertorio teatrale è tratto essenzialmente dai racconti e dalle leggende tramandati nei due grandi cicli epici indiani, il Mahabharata e il Ramayana.

 

L’addestramento degli attori, che possono essere soltanto uomini e interpretano anche le parti femminili, comincia assai presto, all’età di 10 – 12 anni, e dura circa una decina di anni. In questo periodo gli aspiranti attori imparano nozioni di trucco, recitazione e mimica: durante le rappresentazioni, infatti, gli attori non pronunciano battute ma possono esprimersi soltanto attraverso le posture, spesso innaturali, del corpo, i gesti delle mani,  detti Mudra, e le espressioni del viso. Durante l’addestramento gli attori imparano perciò a muovere i muscoli facciali in maniera indipendente gli uni dagli altri, in modo da riuscire ad esprimere correttamente umori e sentimenti. Per accentuare l’espressività, oltre ai tradizionali costumi – che arriveranno a pesare oltre 30 Kg. – e alle cavigliere a sonagli, che sottolineano le loro movenze, gli attori vengono pesantemente truccati e, a seconda del personaggio impersonato.

L’intera rappresentazione è accompagnata da musica e canto: quest’ultimo fornisce le uniche indicazioni parlate sulla trama dello spettacolo, che per il resto viene narrata solo attraverso la mimica degli attori. Anche il palcoscenico è totalmente spoglio: l’unico elemento di arredo è una lampada rituale posta al centro della scena. In questo modo lo spettacolo perde ogni collegamento con la realtà e si trasforma in un vero e proprio viaggio in un altro mondo, popolato di dèi, mostri ed eroi. Cena e pernottamento in hotel.

11° Giorno: COCHIN
Dopo colazione visita di Kochi.  Kochi è una città costruita all’estremità settentrionale del lago Vembanad, una laguna formata dagli estuari di più fiumi perenni che hanno le loro sorgenti nei non distanti Gathi occidentali  È la più popolosa città del Kerala ed è in continua espansione. Kochi cominciò ad acquistare importanza agli inizi del XV secolo quando vide un flusso migratorio dal vicino e antico porto di Cranganore (Kodungallur)  che si era progressivamente insabbiato. Fra questi numerosi commercianti ebrei che, secondo la tradizione, si erano installati su questo tratto di costa del Malabar fin dai tempi della distruzione del Tempio di Gerusalemme ad opera dell’imperatore Tito (70 d.C.).

Quando, verso la fine del secolo, vi arrivarono i Portoghesi, la città formava un piccolo regno i cui sovrani erano impegnati a contrastare i progetti espansionistici dei sovrani di Calicut. I nuovi venuti furono bene accolti in quanto si vedeva in loro un valido alleato contro le mire egemoniche dei Zamorin che regnavano a Calicut. Fu così che nel 1501 i Portoghesi poterono costruire un forte. Trent’anni più tardi San Francesco Saverio vi fondò una missione apostolica. Gli Olandesi si installarono a Kochi nel 1595 e riuscirono a cacciar via i Portoghesi nel 1663. Il loro dominio durò poco più di un secolo. Gli Inglesi, infatti, si impossessarono del loro forte nel 1793. Visita dei luoghi più rappresentativi della città: il Dutch Palace a Mattancherry e la Sinagoga nel cuore del quartiere Ebraico, la Paradesi Synagogue, la più antica sinagoga  attiva dei paesi del Commonwealth . Situata nel quartiere ebraico, fu costruita nel 1568 il pavimento è formato da centinaia di piastrelle di porcellana cinesi del XVII secolo dipinte a mano. La comunità ebraica di Kochi è limitata ormani a pochissime persone, ma il tempio è un esempio architettonico che vale senz’altro la pena di visitare. In seguito visita   alla Chiesa di San Francesco, la più vecchia chiesa dell’ India e alla Basilica di Santa Croce.

Pranzo libero in corso di escursione. Visita della zona di Fort Kochi, quella che un tempo ospitava il Forte, trasformata in una zona molto gradevole, con caffè, ristotantini e gallerie d’arte moderna.  Kochi è anche la città più cosmopolita del Kerala .

Possiede il più alto tasso di alfabetizzazione di tutta l’ India, molte università estremamente qualificate e un sistema sanitario che funziona. Al termine delle visite rientro in hotel. Cena. Camere a disposizione fino al momento del trasferimento in aeroporto:

12° Giorno: COCHIN- volo di rientro
In tempo utile trasferimento in aeroporto e volo di Rientro.

                        

QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE

Quota min 6 personeEuro 1977/- per persona
Supplemento per la singolaEuro 455

 

Hotel  previsti o equivalenti

Citta’HotelCategoriaPernottamenti
ChennaiGRT Grand5*2
PondicherryHotel Accord4*1
TanjoreHotel Sangam4*1
ChettinadChidambaram VilasHeritage1
MaduraiHotel Heritage4*1
PeriyarCardamom County4*1
AlleppeyDeluxe Houseboat1
KumarakomEastend Lakesong4*1
CochinHoliday inn/Crowne Plaza4*2

         LA QUOTA COMPRENDE

  • Tutti i trasferimenti da/per aeroporti in India con mezzo private
  • Sistemazione in camera Tripla e doppia per 11(Undici) notti negli alberghi indicati o similari;
  • Trattamento di prima colazione e la cena.
  • Escursione in barca nel parco di Periyar e spectacolo di danza Kathakali a Cochin
  • Visite ed escursioni come da programma;
  • Guida locale parlante Italiano/Inglese
  • Assistenza in Italiano 24 X 07;
  • Tutte le tasse governative attuali.

        LA QUOTA NON COMPRENDE

  • Volo dall’ Italia di andata e ritorno;
  • Visto d’ingresso in India con modalità on line
  • Assicurazione
  • Spese da pagare ai monumenti per poter fotografare/filmare;
  • Mance ed extra di carattere personale;
  • Tutto quanto NON espressamente indicato.